Andiamo ad esplorare il mondo della SEO per video, con un occhio di riguardo a YouTube, ma non solo… Immaginiamo che tu abbia un contenuto che vuoi promuovere: la SEO per video è quella marcia in più che rende il tuo capolavoro “trovabile” e appetibile, anche per un algoritmo sofisticato come quello di YouTube. Come ben sai, infatti, stiamo parlando di un motore di ricerca. La visibilità dei video dipende da una complessa organizzazione dei contenuti gestita proprio da algoritmi. E questi contenuti video, se ben visti dal motore di ricerca, possono essere posizionati anche nelle SERP dello stesso Google, aumentando così ulteriormente la loro visibilità, oltre, potenzialmente, quella del nostro sito.

La ricerca di parole chiave per i video

Iniziamo con le basi della SEO: la ricerca di parole chiave. Perché, ammettiamolo, a cosa serve creare un capolavoro se nessuno lo trova? La keyword research per video non è uno scherzo da prendere alla leggera.

Non commettere l’errore di usare termini generici o altamente concorrenziali. Usa strumenti come Google Trends per sondare il terreno e catturare quelle perle di nicchia strategiche che gli altri non hanno ancora scovato. Anche il Keyword Planner di Google può essere un alleato strategico (e gratuito) per esplorare nuovi termini di ricerca. Già, perché se pensavi che bastasse mettere la parola “video” accanto alla tua keyword principale, beh: eri proprio fuori strada, quindi attenzione alla strategia di analisi iniziale, è la parte davvero fondamentale, che non può mancare mai.

Ah, un ulteriore consiglio. Non fermarti al volume di ricerca; l’intento di ricerca che si nasconde dietro ogni parola chiave è ciò che trasforma un click in una potenziale conversione. Misura, poi, l’impatto delle tue scelte con strumenti analitici; i numeri non mentono mai.

Ottimizzazione dei metadati: titolo, descrizione e tag

Parliamo ora di un trio vincente: titolo, descrizione e tag. Il titolo è il biglietto da visita del tuo video: deve essere accattivante e ricco di parole chiave, ma senza esagerare. Dovrebbe anche invogliare le persone a vedere il video, ma senza cadere in titoli clickbait, che assolutamente non farebbero bene al tuo brand.

La descrizione aiuta sia gli utenti che YouTube a capire di cosa parla il tuo video. È come raccontare una storia, ma con l’aggiunta di quelle parole chiave che abbiamo accuratamente scelto prima. Anzi, la descrizione è proprio il luogo perfetto per distribuire le tue keywords strategicamente, senza sembrare uno spammer. Parla del contenuto del tuo video, anticipa qualche dettaglio, e magari aggiungi dei link che portino l’utente verso altri tuoi punti di interesse. Non aver paura di scrivere: YouTube ama le descrizioni lunghe e informative.

Infine, i tag: sono importanti perché aggiungono quel tocco in più per aiutare YouTube a classificare il tuo video nelle giuste categorie, così da essere trovato proprio dal tuo target giusto di utenti.

Thumbnail personalizzati e attraenti

Un’immagine vale più di mille parole, e questo vale anche per le miniature dei tuoi video. Un’immagine accattivante e rappresentativa può aumentare significativamente il CTR (Click-Through Rate).

Un buon trucco è includere il titolo del video nel thumbnail, rendendolo immediatamente chiaro e accattivante, magari aggiungendo una grafica colorata che sappia stimolare la curiosità delle persone che stanno navigando fra i vari risultati, sia su YouTube che su Google. Ricorda, un ottimo thumbnail può fare la differenza tra un clic e uno scroll oltre.

L’Importanza delle trascrizioni e dei sottotitoli

Non dimentichiamoci delle trascrizioni e dei sottotitoli. Potrebbero sembrare solo un dettaglio, ma in realtà sono fondamentali! I sottotitoli rendono il tuo video accessibile a un pubblico più ampio, inclusi coloro che non parlano la tua lingua o che sono non udenti.

E le trascrizioni? Beh, sono un’altra maniera per infilare quelle preziose parole chiave in modo che Google e YouTube si “innamorino” del tuo contenuto. Infatti, sono un’ottima opportunità per includere keywords. I motori di ricerca non possono “vedere” il tuo video, ma possono “leggere” il testo associato ad esso.

Call to action efficaci

Se vuoi che il tuo pubblico agisca, includi una chiamata all’azione (CTA) chiara ed efficace alla fine dei tuoi video. Incita la tua audience all’azione, che si tratti di iscriversi al canale, cliccare il like, condividere il video o magari visualizzare il tuo sito web. La call to action è il momento in cui trasformi un visualizzatore passivo in membro attivo della tua community.

Engagement e condivisione

Adesso, parliamo di contenuti. Sì, perché senza di essi la SEO non funziona. Il video deve essere di alto valore, con una struttura che mantenga il pubblico incollato fino alla fine. Usa uno storytelling efficace, domande, call-to-action e, perché no, un pizzico di suspence a metà video.

Tutto questo mantiene alta la retention rate, che è la chiave per conquistare YouTube. Si tratta di quella metrica che indica la percentuale di durata del video effettivamente guardata dagli spettatori, riflettendo così quanto il contenuto sia riuscito a mantenere l’interesse del pubblico.

Stimolare l’engagement significa incoraggiare i tuoi spettatori a interagire con il tuo video. Ma come si fa? Ecco un trucco: fai domande nel tuo video o nei commenti. Inizia una conversazione. Più il tuo video riceve interazioni, più YouTube lo promuoverà, perché lo potrà considerare come pertinente e di alta qualità. Quindi, coinvolgi il tuo pubblico come se fossero vecchi amici!

Ah, infine, non dimenticare la frequenza di pubblicazione: pubblicare regolarmente piace a YouTube e, come sappiamo, anche a Google (i siti con i contenuti aggiornati sono sempre ben visti).

Puoi capire che fare SEO per YouTube non è così scontato, e richiede tecnica e strategia. Per darti un altro suggerimento utile, ricorda questo: il tuo video non dovrebbe essere un’entità isolata, ma dovrebbe essere integrato con il resto della tua strategia di content marketing.

Fai quindi promozione anche fuori dalla piattaforma. Condividi il tuo video sui social media e inseriscilo, se puoi, in un articolo del blog. Il punto è creare reti di backlink che riconducano al tuo contenuto video e aumentino il traffico organico.

SEO local per video

Se la tua attività si rivolge a un pubblico locale, non trascurare l’ottimizzazione SEO local per i tuoi video. Includi parole chiave localizzate e informazioni sulla tua località nei metadati del video, specifica bene nella descrizione dove sono state girate le scene e indica a YouTube la località del video.

Puoi anche includere il link della tua scheda Google Business Profile, così da essere subito rintracciato sulle mappe.

Innovazione e analisi

Ultimo, ma non meno importante: l’innovazione. YouTube cambia velocemente! Quindi, la chiave è sperimentare. Prova formati diversi, lunghezze diverse, persino diversi tipi di contenuto. E, naturalmente, tieni d’occhio i dati. YouTube Analytics è un alleato insostituibile.

Ti dice da dove viene il tuo traffico, cosa piace al tuo pubblico, e dove devi migliorare. Dall’analisi del tasso di abbandono dei tuoi video, puoi capire in quale punto perdi l’interesse del tuo pubblico e ottimizzare di conseguenza. Guarda anche l’acquisizione traffico per capire da dove arrivano le tue visualizzazioni e su quali piattaforme concentrare i tuoi sforzi promozionali. Ogni metrica che YouTube Analytics offre può darti una prospettiva preziosa per affinare la tua strategia video SEO.

Ottimizzare per la voce e la ricerca mobile

Tocchiamo un ultimo punto che diventerà via via più impattante nelle strategie SEO e di digital marketing, e che torneremo ad approfondire in successivi articoli. Sempre più ricerche provengono da dispositivi mobili e attraverso comandi vocali. È importante che i tuoi contenuti video siano ottimizzati anche per queste tipologie di ricerca, prendendo in considerazione come le persone potrebbero esprimersi in una ricerca vocale rispetto a una testuale e utilizzando parole chiave naturali e conversazionali.