In questi giorni soprattutto dopo l’ultimo core update i siti sono in piena Google dance. Ecco allora cinque errori per evitare le ultime penalizzazioni di Google

Fare una buona SEO, progettare una strategia SEO che funzioni veramente richiede una solida architettura del sito web (SEO tecnica), contenuti di qualità ottimizzati (SEO on-page) e un sito web che cresca con autorità nel tempo attraverso backlink possibilmente di qualità (link building).

L’ottimizzazione si un sito web per i motori di ricerca è un’entità astratta, in continua mutazione. Nel corso degli anni, Google ha cambiato i suoi algoritmi di ricerca più volte, con degli anni che hanno visto centinaia e centinaia di aggiornamenti dell’algoritmo, ed uno degli update più importanti è stato quello di marzo 2019 da tanti chiamato erroneamente update Florida 2.0.

In molti mi chiedono, dopo che il proprio sito web è calato vertiginosamente nelle SERP, o ancor peggio dopo che è sparito completamente agli occhi di Google cosa fare per tornare agli antichi splendori.

Quello che dico sempre è che se si fossero seguite le regole, se si fosse letteralmente dato retta alle linee guida di Google  molto probabilmente il sito sarebbe stato dove era o meglio ancora avrebbe continuato la sua scalato verso le prime posizioni.

Ecco allora qualche suggerimento e consiglio per evitare di essere penalizzati da Google

1 Evitare contenuti duplicati o contenuti spam

Spesso mi trovo a ripulire i pasticci fatti dai colleghi SEO sui siti dei loro clienti e una delle cose che trovo più spesso è il contenuto duplicato o contenuto di spam (contenuto sottile). Ai clienti è stato detto anni fa di scrivere contenuti e loro hanno fatto il compito a casa. Non essendo del settore hanno scritto male e pubblicato contenuti irrilevanti che sono stati spesso duplicati dal proprio sito (o da altri). Pulire e unire insieme le pagine simili è un ottimo modo per ripristinare le classifiche e posizionarsi più in alto.

2 Concentrarsi sulla qualità e non sulla quantità

Tutte le ultime strategie SEO oggi sono improntate alla qualità dei contenuti. Un errore comune che vedo spesso è quando  si trattano trattato le parole chiave un tot al chilo. Contenuti di qualità e coerenza all’interno del sito web sono le regole base da seguire. Produciamo allora contenuti che per il lettore sono di valore scegliendo solo le keyword di vero interesse.

3 Evitare un uso improprio dell’anchor text

Uno dei fattori SEO più sottoutilizzati è l’uso dell’anchor text o del testo all’interno di un link. Piuttosto che collegare le pagine del sito web con frasi generiche come “fai clic qui“, sarebbe buona cosa scegliere l’anchor text contenente le keyword per le quali il tuo web deve posizionarsi. Questa procedura è utile perché fa capire a Google ancor meglio il tipo di contenuto presente nel sito web.

4 Ottimizzare il sito web per le conversioni e non sul traffico

Fare SEO è un ottimo modo per indirizzare il traffico gratuitamente verso un sito web. Ma se il traffico non viene convertito in nuovi lead o vendite, tutti gli sforzi fatti valgono poco, per non dire che non valgono niente. Di conseguenza, è importante disporre di un monitoraggio, anche grazie ai tanti SEO tool disponibili on line, delle conversioni di ogni singola keyword del sito web, così da poter vedere ciò che sta funzionando bene e cosa invece ha bisogno di essere cambiato.

5 Trattare la SEO nel miglior modo possibile

Lo so, potrebbe sembrare un ragionamento retorico, ma sempre di più vedo SEO specialist o SEO agency utilizzare “trucchi SEO” una tantum per durare poca fatica e ottenere in breve tempo risultati soddisfacenti. I trucchi, ricordatevelo, incidono negativamente sulle prestazioni generali e a lungo termine porteranno solo alle penalizzazioni.

Le aziende dovrebbero avere un approccio olistico alla SEO radicato nelle migliori pratiche di indicizzazione diverse per ogni progetto web. A lungo termine, risparmieranno tempo, miglioreranno le prestazioni del sito web e si creerà una solida base su cui costruire continuamente il proprio business.