Di cosa si occupa veramente la SEO? Molto probabilmente rimarrete stupiti quando vi dirò che il contenuto conta ma nella SEO non è che una minima parte. Parola di SEO journalist

Per anni ho sentito dozzine di hack per l’ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO) che affermano che la “qualità” di un articolo è di gran lunga il fattore più importante nel determinare se il contenuto sale a quelle ambite prime tre posizioni. “Scrivi il miglior post e poi ti classificherai”, dicono.

Io dico scrivi un ottimo articolo seo oriented ma prima e dopo averlo scritto devi avere un sito web che funziona perfettamente e fare SEO on-site e off-site.

“Scrivi il miglior post e poi ti classificherai” è l’atteggiamento che, nella migliore delle ipotesi, altro non è che una grossolana semplificazione del tempo, degli sforzi, della strategia, del denaro, delle abilità e del lavoro di squadra che decide chi vince la competizione nella ricerca. Nel peggiore dei casi, questo aforisma è arrogante, sprezzante e condiscendente.

Anche perché se questo fosse vero, ossia che se solo i primi tre risultati sono i più ben scritti, vorrebbe dire che ogni altro articolo ha una qualità di scrittura inferiore.

E credetemi trovo articoli scritti benissimo (molto meglio di come li scriverei io) che sono in seconda e terza pagina di Google.

Di cosa si occupa veramente SEO

Trovo che ci siano sette fattori che determinano il successo SEO e ne abbiamo già trattati due: qualità della scrittura e ottimizzazione. Ecco gli altri:

Link Building: più persone ricollegano a un articolo, maggiori sono le possibilità di salire di classifica e guidare un sacco di traffico. Anche se a malapena qualcuno fa clic su quei link, sono oro per i motori di ricerca. Un link di qualità ha il potenziale per far saltare un pezzo dalla pagina tre alla pagina uno.

La fonte di contenuti: quando un sito web ha una domain authority elevata, ha un enorme vantaggio nella corsa SEO. Google darà credito a un articolo pubblicato sul Corriere della Sera o su Il Sole 24 ore o su Repubblica , ad esempio, su un blog di nicchia con alcune migliaia di abbonati.

Tempo: la SEO gioca tutto sul lungo termine. Con molte parole chiave, ho trascorso intere stagioni a costruire gradualmente link, ottimizzando, promuovendo e testando. È così soddisfacente quando, dopo tanto lavoro duro, guardi il tuo post sul blog che finalmente arriva nei primi posti. Se hai tanto tempo da dedicare dipende da questo prossimo fattore.

Soldi / squadre: più soldi significa migliori strumenti SEO e un team più ampio di persone che lavorano su tutto quanto sopra. In un’azienda parafarmaceutica per cui ho lavorato nell’ufficio marketing, facevo parte di un team di 15 persone a tempo pieno.  I risultati furono innegabili tanto che è sempre in crescita costante. Ecco perché da quando ho aperto il mio studio di consulenza seo e web marketing collaboro con tantissimi colleghi sparsi in tutta Italia, perché i soldi, ma soprattutto la squadra fanno la differenza.

Fortuna: ho scritto dozzine di articoli che sono arrivati ​​in quelle prime tre posizioni, nonostante una completa mancanza di ottimizzazione o strategia SEO. Se non avessi attribuito quei risultati alla fortuna, oggi non sarei qui a scrivere, fosse solo perché molti di più, ben scritti ed ottimizzati, non hanno mai raggiunto i risultati che speravo.

Quanto conta la qualità?

Mi piacerebbe molto di più la SEO se fosse semplice mettere tutte le mie energie nello scrivere il miglior articolo. E proprio perché amo scrivere il mio consiglio è sempre quello di scrivere un articolo che faccia la differenza, che veramente porti un qualcosa in più al lettore.

Tuttavia, la realtà è che la qualità è solo un ingrediente e non è più importante degli altri fattori. Ci sono migliaia di post di blog poco informativi e insignificanti che si classificano bene per le parole chiave perché i loro proprietari hanno speso tempo e denaro per la costruzione e l’ottimizzazione dei link (link building)

La SEO, come avrete capito, è una competizione di strategia e perseveranza, e questo va bene. Non abbiamo bisogno di aggrapparci a questa visione idealistica secondo cui il vince chi ha lo scrittore migliore.

Vincere basandosi sul duro lavoro dovrebbe essere più che sufficiente per essere in pace con se stessi e con gli altri.