Il lancio di Chat GPT-4 ha ulteriormente smosso le acque già agitate del mondo del digital marketing. Siamo davvero di fronte a una rivoluzione? Quante e quali saranno le nuove opportunità e chi sarà in grado di coglierle? Al momento possiamo solo dire che la situazione si sta evolvendo molto velocemente, e non è facile fare previsioni a medio-lungo termine. Quello che, però, possiamo analizzare è l’impatto di Bing AI e dell’intelligenza artificiale sulle SERP e come sta cambiando la ricerca organica e i risultati che otteniamo.
Questo può essere senza dubbio un ottimo spunto di riflessione per chi si occupa di SEO e per chiunque sia interessato a far crescere la propria visibilità online. Perché non si tratta solo della chat di Bing (che ovviamente al momento non ha un impatto così rilevante sulla SEO), ma di una visione più ampia e che apre agli sviluppi del più prossimo futuro. Con l’avvento dell’AI (Intelligenza Artificiale) e del Machine Learning, le SERP (Search Engine Result Pages) stanno subendo un processo di cambiamento in continuo divenire. Partiamo allora ad esplorare come l’AI sta influenzando le SERP e come questo influisce sui risultati di ricerca.
Bing AI: le ultime novità di marzo 2023
Prima di esaminare in cosa consiste Bing AI e gli effetti dell’AI sulle SERP, è importante fare un breve ripasso e capire cosa sono le SERP e come funzionano. Quando un utente inserisce una query di ricerca in un motore di ricerca, come Bing o Google, il motore di ricerca esamina i contenuti delle pagine web disponibili per determinare quali rispondono meglio alla query dell’utente. I risultati di questa analisi vengono presentati all’utente sotto forma di SERP, una pagina che può contenere diversi tipi di risultati, tra cui i link organici, la pubblicità a pagamento, le risposte rapide, le mappe e le altre funzioni che siamo abituati a vedere sia da ricerche mobile che da desktop.
Ma, ovviamente, sono anni che l’intelligenza artificiale viene integrata negli algoritmi dei motori di ricerca per influenzare la qualità dei risultati. E allora qual è questa novità di cui tutti parlano? Dopo l’uragano scatenato dal lancio di Chat GPT, che ha indubbiamente portato l’esperienza con l’intelligenza artificiale a un altro livello, è stato subito chiaro che l’innovazione non si limitava ai nuovi tool. Microsoft, infatti, ha investito non pochi milioni di dollari nello sviluppo di queste tecnologie (e anche Google non è rimasto a guardare). Tutto si è evoluto in maniera alquanto rapida, fino all’annuncio, a febbraio 2023, dell’integrazione in Edge e nella ricerca di Bing di un chatbot basato sulla tecnologia di Chat GPT, chiamato Bing AI.
Bing AI basa le sue risposte su algoritmi avanzati di apprendimento automatico e comprensione del linguaggio naturale per fornire risposte che il chatbot stesso definisce “rapide, accurate e pertinenti” alle domande degli utenti.
Il chatbot Bing AI ci permette di interagire con Bing tramite una conversazione testuale o vocale, può rispondere a domande di vario tipo, come informazioni generali, curiosità, ma anche notizie e può generare contenuti creativi come poesie, storie, codice e persino canzoni. La grande differenza con Chat GPT è che, mentre quest’ultima opera in un sistema chiuso, non connesso alla rete e aggiornato solo fino al 2021, Bing AI ha accesso al web tramite appunto le ricerche di Bing, e può fornire le fonti dei risultati che ci riporta in chat.
Chat GPT-4 e Bing AI
Proprio in questi giorni, con il lancio di Chat GPT-4, si è venuti a sapere che anche la tecnologia di Bing verrà aggiornata con tali nuove tecnologie. Quello che avevamo visto finora, insomma, diventerà ancora più potente e performante, e siamo solo all’inizio.
Bing AI è una tecnologia in continua evoluzione che mira a migliorare la qualità delle sue risposte e la soddisfazione degli utenti. Per farlo si basa sul feedback degli utenti stessi e sui dati raccolti dalle sue interazioni durante le sessioni di chat.
Quello che fa riflettere, allora, è proprio quello che ci aspetta per il futuro, e che vedremo presto anche su Google. SERP sempre più interattive, ma anche sempre più precise e pertinenti. Cosa vuol dire per chi si occupa di SEO?
La SEO nel futuro dell’intelligenza artificiale
Riguardo allo sviluppo delle tecnologie di intelligenza artificiale nella SEO ne abbiamo parlato in questo nostro precedente aggiornamento.
L’AI è stata ed è sempre più utilizzata per migliorare la comprensione che gli algoritmi hanno dei contenuti delle pagine web, per aiutare i motori di ricerca a classificare i risultati in modo più accurato e per fornire risposte rapide e pertinenti alle query degli utenti. Con l’avvento dei chatbot integrati nella SERP, questo trend sarà ulteriormente accelerato.
Noi SEO e addetti al marketing digitale dovremo saper cogliere questi cambiamenti, impegnarci per approfondire le nuove tecnologie e fornire risultati sempre più accurati. Non è il momento di rimanere indietro. E cosa dire agli imprenditori e ai proprietari dei siti che vogliono capire come cambierà il loro modo di essere visibili online?
Bè, innanzitutto che ricerche sempre più precise e pertinenti potranno portare a un miglioramento delle performance dei siti che saranno “premiati” dai motori di ricerca. Per questo è sempre più importante capire, da un lato come ragionano e cosa vogliono le persone che appartengono al nostro target di pubblico, dall’altro come ragionano e cosa vogliono gli algoritmi dei motori di ricerca e dell’intelligenza artificiale.
Wolf Agency può aiutarti nella tua strategia SEO perché, ricorda, il nostro branco team è sempre in prima linea nella caccia alle prime posizioni su Google (e, perché no, persino su Bing). E, grazie a Rankister, possiamo curare con efficacia anche la crescita della tua reputazione online.
Suggerimenti utili per affrontare il futuro
Vediamo, infine, qualche breve suggerimento su quali saranno le modifiche che ci aspettiamo di vedere nelle nuove SERP e come possiamo adattare i nostri siti web.
Migliore comprensione del linguaggio naturale
Uno dei maggiori vantaggi dell’AI è la sua capacità di comprendere il linguaggio naturale. Questo significa che i motori di ricerca possono comprendere meglio le intenzioni dell’utente quando questi inserisce una query di ricerca. Ciò consente ai motori di ricerca di fornire risultati di ricerca più pertinenti e di migliorare l’esperienza dell’utente, ma anche a noi, proprietari o gestori di siti web, di ricevere traffico organico di maggior qualità.
Classificazione più accurata in SERP
L’AI permette di classificare i risultati di ricerca in modo più accurato. Utilizzando le tecniche di Machine Learning, i motori di ricerca possono imparare a identificare i contenuti di alta qualità e a classificarli di conseguenza. Che, tradotto per noi, significa che i contenuti di alta qualità hanno più probabilità di apparire nella parte superiore delle SERP.
Personalizzazione dei risultati di ricerca
I sistemi basati sull’AI, così come i chatbot integrati in SERP, forniranno risultati di ricerca sempre più personalizzati in base alle preferenze dell’utente. Andranno cioè a utilizzare i dati di navigazione dell’utente e le informazioni sulle sue attività online per comprendere meglio le sue esigenze. E noi? Sì, esatto, anche noi dobbiamo prestare accurata attenzione ai prodotti che offriamo e ai contenuti che produciamo e che pubblichiamo online.
Maggiore qualità dei contenuti
Eccoci alla domanda del giorno. Chat GPT-4 toglierà lavoro a chi crea contenuti? Sicuramente può essere e sarà sempre più un mezzo al servizio della SEO, ma è fondamentale che ci concentriamo sulla produzione di contenuti di alta qualità, poiché questi saranno, come abbiamo visto, avvantaggiati nella corsa alla parte superiore delle SERP.
Per tutto ciò che abbiamo scritto, no, non basta un tool di intelligenza artificiale per fare SEO, a maggior ragione in un mondo in così rapida e incisiva evoluzione, ma è necessario un lavoro professionale che non lascia niente al caso. E noi di Wolf Agency siamo prontissimi a vivere i nuovi cambiamenti.