Oggi vogliamo addentrarci un po’ più in profondità nella SEO on-page, andando a parlare di qualcosa che forse non tutti conoscono: i topic clusters. Questo concetto, ancora poco esplorato ma che può costituire una strategia di content marketing estremamente potente, rappresenta una vera e propria nuova concezione della modalità di creazione dei contenuti. Lontani dall’essere semplici aggregazioni di articoli, i topic clusters sono metodologie piuttosto sofisticate che permettono di strutturare l’informazione in modo tale da massimizzare i risultati SEO di un sito web.
Siamo immersi in una vastità di contenuti, dove milioni di pagine competono per attirare l’attenzione dei visitatori. Diventa quindi sempre più cruciale non solo produrre contenuti di qualità, ma anche organizzarli in maniera intelligente. Qui entrano in gioco i topic clusters, che offrono una struttura organica e interconnessa per raggruppare contenuti tematicamente correlati. Questo approccio non solo migliora l’esperienza utente, ma consente anche ai motori di ricerca di interpretare più facilmente la pertinenza e l’autorità di un sito su determinati argomenti.
I fondamenti dei topic clusters: cosa sono?
Un topic cluster è un approccio alla creazione di contenuti che si concentra su un tema centrale, detto “pillar content“, attorno al quale ruotano vari contenuti più specifici, chiamati “cluster content“. In un piano di content marketing efficace, i topic clusters sono utilizzati per dimostrare l’autorità in un particolare settore o argomento, migliorando sia l’esperienza utente sia la visibilità del sito sui motori di ricerca.
È come se fornissimo a Google una mappa concettuale di argomenti trattati, per facilitare la navigazione sul sito e la valutazione delle pagine e degli articoli presenti. Più cura presteremo nella realizzazione di un’alberatura efficace, nella quale giocano un ruolo chiave, tra l’altro, l’organizzazione dei link interni e tecniche particolari come, ad esempio, la strategia dei silos, di cui abbiamo parlato in precedenza, maggiori saranno le possibilità di aumentare il traffico organico del nostro sito web.
Perché sono importanti per il content marketing?
I topic clusters sono fondamentali nel content marketing per diversi motivi. Primo, permettono di creare una rete di contenuti interrelati che aumentano il valore percepito dal lettore. Secondo, facilitano l’indicizzazione di pagine e articoli da parte dei motori di ricerca, che a loro volta riconoscono il sito come una fonte affidabile e autorevole su quel particolare argomento. Infine, ma non di certo meno importante, contribuiscono a migliorare il ranking del sito, attirando un traffico più qualificato e coinvolto, che può trasformarsi in un conseguente aumento di azioni e conversioni da parte degli utenti.
Implementare la strategia di content marketing con i topic clusters
Vediamo adesso, in maniera più pratica, come possiamo mettere mano al nostro sito per renderlo più performante e organizzato.
Identificare il tema centrale
Il primo passo nell’implementazione dei topic clusters è identificare un tema centrale che sia rilevante per il tuo pubblico e per il tuo settore. Questo argomento sarà il fulcro attorno al quale costruire il tuo pillar content e i relativi cluster content.
Prendiamo l’esempio del sito di un nutrizionista. Il suo intento potrebbe essere quello di portare al sito utenti interessati a un’alimentazione sana. Quale potrebbe essere un tema per lui di rilievo? Bè, ad esempio quello che riguarda una “alimentazione equilibrata”.
Sviluppare il pillar content
Il pillar content deve essere una guida completa ed esaustiva sul tema scelto. Dovrebbe fornire informazioni di valore, rispondere alle domande più comuni e collegarsi ai vari cluster content. Nel nostro esempio, il pillar content potrebbe essere una guida completa all’alimentazione equilibrata, che vada a trattare argomenti come gli alimenti da preferire, i benefici per la salute e i consigli per una dieta bilanciata.
Veniamo al fulcro: creare i cluster content
Dopo aver sviluppato il pillar content, è il momento di creare i vari cluster content. Questi dovrebbero approfondire aspetti specifici del tema principale. Continuando con l’esempio dell’alimentazione equilibrata, i cluster content potrebbero includere articoli su “Ricette sane e bilanciate”, “Integratori alimentari nell’alimentazione equilibrata” e “L’importanza dell’idratazione”.
Il nostro nutrizionista avrà così modo di seguire il suo tema principale, andando a puntare su keyword a coda lunga di alto valore, perché, ovviamente, ricercate da persone realmente interessate ai servizi che offre.
Collegamenti interni e SEO
Ogni cluster content dovrebbe essere collegato al pillar content e viceversa. Questa rete di collegamenti interni non solo aiuta gli utenti a navigare tra i contenuti, ma segnala anche ai motori di ricerca la struttura e la correlazione tra i contenuti. Superfluo specificare che ogni articolo deve essere ottimizzato per la SEO, con l’utilizzo di parole chiave pertinenti, meta descrizioni efficaci e titoli accattivanti.
Vantaggi dei topic clusters per la SEO
Abbiamo visto in un precedente articolo che Google ci riserva un tempo limitato per la scansione del nostro sito: il crawl budget. Ecco perché è così importante “guidare” gli spider del motore di ricerca all’interno dei nostri contenuti. I vantaggi sono facilmente spiegabili:
- Miglioramento dell’autorità del dominio: la creazione di topic clusters aumenta l’autorità del sito su quei determinati argomenti, migliorando il ranking nei motori di ricerca;
- Targeting di parole chiave a coda lunga: questa strategia ci consente di targettizzare efficacemente keyword a coda lunga, che portano a un traffico di qualità superiore;
- Miglioramento dell’esperienza utente: non dimentichiamoci mai che i nostri visitatori più importanti sono le persone (nonché potenziali clienti). Una struttura ben organizzata migliora l’esperienza dell’utente sul sito, così da incoraggiare una maggiore interazione e permanenza sulla pagina.
Da questo punto di vista, i topic clusters hanno davvero le potenzialità per far ottenere risultati significativi in termini di visibilità e aumento del traffico organico. Non è, quindi, una strategia pensata solo per i motori di ricerca, ma un ottimo strumento per “guidare” gli utenti, dare valore alla tua attività e confermarti esperto nel tuo settore.