Ci sono molti strumenti a pagamento che pretendono di semplificare e velocizzare il processo di ricerca delle parole chiave. Ma se non vuoi spendere soldi la vecchia scuola per fare keyword research gratis è sempre valida.
La keyword research è il fondamento dell’ottimizzazione dei motori di ricerca. Fornisce una finestra sui desideri e le esigenze degli utenti che online fanno le proprie ricerche. È una forma libera di dati utente che è disponibile a chiunque, basta avere con un po’ di pazienza e seguire le tre mosse che spieghiamo in questo articolo.
Creiamo un foglio di calcolo a due colonne. La colonna A elenca le parole chiave e le frasi per gli articoli che la vostra azienda vende. La colonna B elenca il numero di ricerche mensili per quelle parole e frasi ovvero la domanda del mercato. Quello che si può fare con questi dati è straordinario. Si possono studiare le strategie migliori per scrivere contenuto inedito e di alta qualità o scoprire le lacune che spesso un’attività ha all’interno della ricerca organica su Google.
Spiegandoci meglio spesso un’azienda fornisce prodotti di altissima qualità, ma non riesce ad individuare online il proprio target di riferimento. Spesso non si riesce a raggiungere il pubblico desiderato perché si utilizzano keyword sbagliate o che hanno un traffico mensile molto basso.
1) Cosa sono e come utilizzare le Keyword Seed
I seed sono i semi. Per i siti di e-commerce i semi rappresentano tipicamente i prodotti che vengono venduti e i loro attributi.
Per esempio, se vendete wall art o arte murale, le parole chiave potrebbero essere le categorie principali come “arte murale su metallo” e “arte murale su tela”. I semi potrebbero includere il genere (astratto, botanico, paesaggistico, ecc), il colore (blu, rosso, verde) e altri attributi.
Fate attenzione a considerare i seed come sinonimi delle vostre categorie e attributi. Ad esempio, alcuni consumatori possono riferirsi all’arte murale su tela pensando invece alla pittura.
I seed possono essere mescolati in diversi modi – “verde astratto metal wall art”, “pittura botanica” o “paesaggi di arte murale su tela”.
Un tool molto utile è Mergewords uno strumento che serve per unire i seed in frasi che gli utenti utilizzano quando fanno le loro ricerche.
2) Utilizzare Google Keyword Planner per fare keyword research
Google Keyword Planner lo possiamo utilizzare per estrarre gratuitamente i dati delle parole chiave, ossia attraverso questo tool gratuito offerto da Google possiamo sapere indicativamente in quante persone cercano quella determinata parola chiave.
I SEO specialist sanno bene che i numeri in Keyword Planner sono arrotondati. Alcuni SEO non si fidano dei dati fornita da Google perché le parole chiave sono raggruppate in temi contestuali invece di essere elencate singolarmente.
Ma è anche vero che Google Keyword Planner è l’unico strumento gratuito che fornisce dati numerici per parola chiave in blocco ed essendo stato ideato da Google vuol dire avere sotto occhio il 90 per cento del traffico di ricerca naturale, e le entrate, del motore di ricerca più utilizzato al mondo.
3) Come unire i dati delle parole chiave in un CSV
Una volta estrapolati tutti i dati dei seed e delle parole chiave individuate con Google Keyword Planner avremo più CSV da gestire. Si potrebbero copiare e incollare tutti i dati insieme, ma ci vorrebbe certamente molto tempo per raccoglierli, con buone possibilità di commettere errori.
Onde evitare spiacevoli errori possiamo unire i file utilizzando il prompt PC CMD o il prompt per Mac.
Attenzione perché quasi certamente nei CSV troverete molte parole chiave duplicate, e anche se avete selezionato l’opzione “strettamente correlati” alcuni dei dati non saranno utili per impostare una corretta strategia di digital marketing per la vostra attività.
Una volta importato il file CSV combinato in un foglio di calcolo Excel con la funzione “rimuovi duplicati” di Excel bisognerà assicurarsi che ci sia solo un’istanza di ogni parola chiave nel foglio di calcolo.
A questo punto bisognerà ordinare le parole chiave per la colonna “ricerche mensili medie”, dalla più grande alla più piccola. Ci saranno probabilmente parole chiave ad alto volume in cima alla lista che non sono rilevanti. Sarà fondamentale rimuovere queste keyword perché possono sfalsare l’analisi finale della strategia.
Una volta scansionato l’elenco delle prime 1.000 parole chiave o delle keyword che hanno un volume di traffico maggiore di 1.000 visite, il gioco è quasi fatto.
Listate le keyword in ordine alfabetico così da trovare subito le parole chiave simili e rimuoverete facilmente i gruppi di keyword irrilevanti.
Ora che avete pulito i dati del CSV delle parole chiave non chiudetelo in un cassetto. Usatelo quotidianamente come riferimento rapido per prendere le più svariate decisioni.
Condividete la keyword research fatta con il vostro team, specialmente con chi ama i dati o ha bisogno di idee per redarre i contenuti.
Generalmente questa procedura di condivisione porta spesso degli ottimi risultati perché quasi sempre la maggior parte dei membri di un team valuta in modo positivo l’analisi finale e i suggerimenti trovati, invece di utilizzare una massa di dati asettica e senza valore.