LinkedIn afferma di essere stato colpito da un update dell’algoritmo di Google di febbraio 2017

Anche se sono passati due anni dal famoso aggiornamento dell’algoritmo di Google del febbraio 2017 la notizia è certamente importante e vale la pena parlarne.

Anche perché chi lavora in ambito SEO sa bene quando sia incredibilmente raro vedere un’azienda internazionale che ammetta di essere stata colpita da un aggiornamento algoritmico da parte della ricerca di Google.

Eun-Ji Noh, colui che si occupa dell’analisi dei dati del dipartimento SEO di LinkedIn, ha condiviso con SMX London la notizia che effettivamente l’azienda per la quale lavora è stata colpita dall’aggiornamento dell’algoritmo di Google.

Ma la cosa interessante è come il suo dipartimento sia riuscito a uscire dalla penalizzazione Google e a come siano riusciti a recuperare la dovuta visibilità online.

L’aggiornamento del 7 febbraio 2017 di Google sembrava fosse mirato a combattere i link spam, ma poi nel tempo si è rivelato essere uno dei tanti aggiornamenti che Google fa durante l’anno.

Un aggiornamento non ufficialmente confermato da Google ma che la comunità SEO identificò come aggiornamento phantom. Probabilmente fu un core update ma nessuna conferma di aggiornamenti principali è stata mai data.

Glenn Gabe a suo tempo pubblicò la sua analisi approfondita su questo update definendolo più simile all’algoritmo Panda o all’aggiornamento Phantom.

Google, come dicevamo, non ha mai confermato alcun update Phantom, affermando, invece, che non avrebbe mai dato conferma o ufficialità ai futuri aggiornamenti di Panda. Quindi siamo rimasti dell’idea che probabilmente fu uno di quelli o qualcosa di nuovo, non direttamente correlato ai link, ma casomai più legato alla qualità dei contenuti.

Eun-Ji Noh ha spiegato come hanno recuperato la penalizzazione solo alcuni mesi dopo, grazie all’implementazione di alcune tecniche di apprendimento automatico per trovare i contenuti di bassa qualità e apportare miglioramenti a tali aree.

Molto probabilmente nelle prossime settimane Eun-Ji Noh scriverà almeno un articolo su questo argomento e noi vi daremo notizia.

La trasparenza di LinkedIn su questo è stata sorprendente, anche se rimane un caso isolato. Certamente ci piacerebbe vedere più società aperte a parlare di questi temi.

Anche perché come abbiamo potuto leggere le scorse settimane su Search Engine Land sull’argomento “Cars.com vs CarGurus.com” questi coming out e relative discussioni sono di vitale importanza.

Fosse solo perché la comunità SEO internazionale può imparare molto da queste penalizzazioni e soprattutto capire tutto ciò che ruota intorno ai guadagni delle multinazionali e su come influisce sui prezzi delle azioni una penalizzazione di Google.